Tradimento coniugale: denuncia e risarcimento danni

Chi si sposa deve sapere di aver dato vita ad una nuova famiglia, a cui oltre a dare amore e sicurezza, deve anche provvedere a rispettare alcuni obblighi, soprattutto quelli sussistenti con il coniuge. In mancanza infatti del rispetto dei vincoli coniugali, il partner può provvedere a chiedere la separazione, da cui, tralascio, può scaturire in alcuni casi anche un risarcimento del danno.

Marito e moglie hanno preso l’impegno di vivere insieme, collaborare, sostenersi, essere fedeli. Violare uno di questi doveri ha delle conseguenze, non solo sulla relazione e sull’amore, ma anche a livello legale, sia in ambito civile che in ambito penale.

Andiamo quindi a vedere nel dettaglio tutto i casi in cui l’infedeltà coniugale può costituire reato e, dunque, legittima il deposito di una denuncia/querela presso le autorità competenti. Se ne vuoi sapere di più, prosegui nella lettura: in pochi minuti saprai quando è possibile fare denuncia per tradimento coniugale.

L’obbligo di fedeltà e rapporto adulterino

Come hai pulito ben capire già dai precedenti righi, un matrimonio, oltre ad essere l’apice del rapporto d’amore, è anche un contratto, e come ogni patto che si rispetti, è fatto anche di obblighi.

Tra quelli più importanti vi è sicuramente l’obbligo di essere fedeli. Per la legge, la fedeltà coniugale, come erroneamente si può pensare, non rappresenta solo il rispetto dal punto di vista sensuale, ma rientra in un contesto molto più ampio, dove si parla di lealtà e rispetto reciproci.

Non esiste alcun dubbio sul fatto che un partner può essere considerato fedele se non finisce a letto con un’altra persona che non sia il partner. Tuttavia anche il contesto in cui si esaurisce il tradimento fisico rientra nel concetto di infedeltà coniugale. Possiamo tuttavia generalizzare dicendo che il coniuge fedifrago sicuramente viola l’obbligo reciproco di fedeltà.

La fedeltà viene compromessa in maniera ulteriore, quando oltre ad intrecciare una relazione fisica con un’altra persona, subentrano dei sentimenti. E infatti secondo l’orientamento giurisprudenziale anche un’infedeltà solamente platonica giustifica la richiesta di separazione con addebito.

Possiamo tranquillamente asserire che anche un rapporto adulterino che non si è consumato a letto può avere gli stessi medesimi effetti devastanti per l’unità matrimoniale, tanto da giustificare l’addebito della separazione.

Conseguenze legali della mancata fedeltà

Stando ad una recente sentenza, le conseguenze legali sono sempre le stesse anche nel caso in cui l’adulterio sia stato tentato ma non sia riuscito a causa del rifiuto da parte del terzo.

Più semplicemente possiamo dire che la mancanza di fedeltà da parte di uno dei coniugi può bastare a dare il via quella che viene considerata una violazione dei doveri nascenti dal matrimonio ancorché sia rimasta allo stadio di mero tentativo.

Chi si rende infedele, anche solo platonicamente, rischia di incorrere in serie conseguenze, le più importanti delle quali sono:

  • l’addebito della separazione, con perdita del diritto al mantenimento e dei diritti successori;
  • la richiesta di risarcimento dei danni, quando il tradimento è stato tale da comportare un’insegnante mancanza di rispetto verso il coniuge tradito. Tipico esempio potrebbe essere quello dell’uomo che ha con un’altra donna una vita parallela rispetto a quella che ha con la moglie, creando due famiglie e vivendo una sorta di doppia identità;
  • la denuncia per il reato di maltrattamenti. E questo lo vediamo di seguito.

Quando si può denunciare il tradimento?

Pur essendo una ipotesi remota, la denuncia di tradimento può sfociare nel diritto penale. Stante ad alcune pronunce della Suprema Corte, ne, momento in cui le modalità del tradimento sono tali da risultare gravemente umilianti e lesive della dignità del coniuge, può integrarsi il reato di maltrattamenti contro un proprio familiare.

Affinché si possa parlare di reato o diritto, non basta il tradimento nel senso stretto del termine, bisogna invece che l’infedeltà si sia perpetrata nel tempo, in maniera consapevole, nel senso che si sapeva che la cosa avrebbe potuto arrecare al coniuge una grave sofferenza morale.