Tradimenti coniugali, l’amante può essere denunciato per violazione di domicilio

Una sentenza della Corte d’Appello di Cagliari, valida ancora oggi, offre al coniuge tradito la possibilità di denunciare l’amante per violazione di domicilio

Tradire il partner può essere molto pericoloso, soprattutto se si fa entrare l’amante in casa: infatti far introdurre un estraneo nella dimora coniugale con il consenso di uno solo dei coniugi per avere un rapporto sessuale è configurabile come violazione di domicilio.

Lo ha stabilito una sentenza della Corte d’Appello di Cagliari più di vent’anni fa, ma fa giurisprudenza ancora oggi.

Come stabilirono allora i giudici sardi, il marito o la moglie che sorprendano il loro coniuge in atteggiamenti intimi con l’amante in casa propria hanno così sia la prova del tradimento che può portare alla separazione con addebito, ma anche la possibilità concreta di presentare una denuncia penale.

In concreto la richiesta di separazione con addebito, se comprovata, porta il giudice ad attribuire la responsabilità della rottura del matrimonio al coniuge ritenuto responsabile di una colpa contraria ai doveri coniugali, come nel caso dell’infedeltà.

E una delle conseguenze pratiche è che se il coniuge infedele ha un reddito più basso dell’altro, non potrà comunque chiedere l’assegno di mantenimento.

Ma il marito o la moglie che abbia trovato il coniuge a letto con un altro ha un motivo in più per cercare rivalsa in tribunale: potrà denunciare l’amante per la violazione del proprio domicilio, a patti che si tratti della casa coniugale, quindi quella fissata dai coniugi per la loro residenza.

Di conseguenza il reato non è compreso se il coniuge traditore va con l’amante in una casa di proprietà al mare o in montagna ma che non sia considerabile come prima casa.

Come dimostrare quindi in una causa di separazione che il coniuge era in intimità con l’amante se nel processo civile le parti non possono essere citate come testimoni dei fatti che dicono essere accaduti?

I tempi moderni, rispetto alla sentenza originale del tribunale cagliaritano, offrono un’arma in più: i cellulari e le loro fotocamere che possono immortalare in tempo reale il tradimento consumato tutto quello che succede ed evitano ogni problema.

Nel processo penale invece la vittima può testimoniare per se stesso e quindi basta la sua dichiarazione per dimostrare di aver sorpreso l’amante del proprio coniuge nella loro casa. Nel caso le sue dichiarazioni siano ritenute attendibili, potranno portare alla sentenza di condanna.

Approfondimento : registrare con smartphone o ipod è reato ? – La tutela contro le riprese indebite (mms, foto, filmati) : l’articolo 615 bis c.p.

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