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Per tutti gli avvocati che non lavorano di sabato, è consigliabile ricordarsi di chiudere il fax del proprio studio se non vogliono trovarsi con una notifica effettuata di sabato e perfettamente valida.

E’ quanto stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione con sentenza 21439 del 2015 disattendendo il ricorso di un avvocato che chiedeva l’annullamento di un’ordinanza con il quale il Tribunale di Roma confermava la misura cautelare di custodia per l’assistito dello stesso avvocato. Proprio tramite fax di sabato pomeriggio, infatti, la cancelleria aveva comunicato l’avviso di fissazione per l’udienza di interrogatorio dell’imputato.

Il professionista nella sua doglianza eccepiva come gli studi legali siano notoriamente chiusi di sabato pomeriggio e che la cancelleria avrebbe potuto effettuare la notifica tramite telefono cellulare. Sempre secondo il ricorrente, inoltre, sarebbe mancata la tempestività, uno dei requisiti per la validità delle comunicazioni.

Gli ermellini, però, hanno respinto tale ricorso con le seguenti motivazioni: “ha comunicato con un anticipo di ben più di 24 ore la data e l’ora dell’interrogatorio della persona indagata, ciò facendo con il sistema più corretto e sicuro, essendo stato effettuato con il mezzo del fax allo studio dello stesso avvocato ove l’apparato lo ha ricevuto”.

La sentenza è più che mai un monito per gli avvocati che non possono eccepire la notorietà delle abitudini professionali di categoria.